
Il Comune di Genova ha aperto il capitale sociale della sua azienda a 30 Comuni della provincia, approvando la modifica dello Statuto di Amiu.
Si tratta dei Comuni che rientrano nel cosiddetto genovesato, uno dei tre bacini territoriali del piano di gestione dei rifiuti della città metropolitana (gli altri due sono il Golfo Paradiso e la fascia costiera del Tigullio).
In concreto, questi comuni potranno acquistare il il 6,06% delle azioni detenute da Amiu (in totale 857.300 azioni). Stessa possibilità è riservata alla città metropolitana.
Di fatto, cogliendo questa opportunità, si diventa padroni di una fetta dell’azienda, pari a 27.654 azioni (cioè 857.300 azioni dal valore di un euro, divise tra 31 soggetti).
Quota che può aumentare nel caso qualcuno decidesse di non aderire, lasciando inoptate ulteriori azioni.
In alcuni di questi Comuni (ad esempio Cogoleto, Masone e Rossiglione), Amiu svolge già il servizio di raccolta e smaltimento, direttamente o attraverso sue società.
In altri come Busalla, Sant’Olcese, Ceranesi, Mignanego, Serra Riccò, ha vinto una gara e sarà operativa tra poche settimane.
I comuni che possono aderire a questa offerta sono quelli del bacino del genovesato. (per un totale di 90mila abitanti).
Tra questi ci sono realtà piccole come Fascia, Rondanina e Gorreto che possono trarre benefici da una gestione dei rifiuti integrata e condivisa.
Altri comuni più grandi e turistici, come Arenzano e Cogoleto, possono gestire al meglio i picchi del turismo.
Di fatto tutti diventano in questo modo azionisti e proprietari, inaugurando quello che i tecnici chiamano “controllo congiunto” sulla propria azienda.
Ecco l’elenco completo:
Arenzano, Busalla, Campoligure, Campomorone, Casella, Ceranesi, Cogoleto, Crocefieschi, Davagna, Fascia, Fontanigorda, Gorreto, Isola del Cantone, Masone, Mele, Mignanego, Montebruno, Montoggio, Proapata, Ronco Scrivia, Rondanina, Rossiglione, Rovegno, Sant’Olcese, Savignone, Serra Riccò, Tiglieto, Torriglia, Valbrevenna e Vobbia.
Il Piano di sottoscrizione delle azioni è offerto anche alla città metropolitana.
Con questa operazione, si creano le condizioni affinché Amiu possa diventare il gestore unico del servizio integrato dei rifiuti nel genovesato. L’obiettivo è fare economia di scala, creando un soggetto aggregatore di un sistema più ampio per l’impiantistica necessaria alla chiusura del ciclo dei rifiuti e all’avanguardia nell’innovazione del servizio.