9 10 2015
Nuovo servizio Amiu l’Eco RAEE raccoglie i piccoli elettrodomestici
Che sia un tostapane, il cellulare, il carica batterie, il mouse, i giocattoli o il phon non importa, tutti questi oggetti che per funzionare hanno bisogno di una presa elettrica o di batterie quando non ci servono più perché rotti o fuori moda diventano RAEE, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Pur così piccoli questi elettrodomestici diventato grandi protagonisti dell’iniziativa di raccolta differenziata che ha preso l’avvio in forma sperimentale in Valpolcevera e che durerà fino al mese di dicembre, per poi diffondersi dal 2016 in tutta la città grazie al progetto europeo “Weenmodels”.
Già da settembre un nuovo camioncino chiamato EcoRAEE è attivo dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 12, in 6 diversi punti del Municipio e nelle prossime settimane un centinaio di attività commerciali della Valpolcevera scelte tra venditori di elettrodomestici, ferramenta, negozi di giocattoli, orologiai e farmacie saranno coinvolte in un servizio di informazione porta a porta Amiu, per accogliere nei loro spazi un contenitore personalizzato dove i cittadini potranno consegnare i loro apparecchi elettronici fuori uso.
Lo scopo primario è quello di aumentare la quantità e la qualità della raccolta differenziata di questi oggetti che finiscono troppo spesso nel cassonetto dell’indifferenziato o che rimangono inutilizzati nei cassetti.
I Raee, su cui la Unione Europea chiede ai paesi di puntare una particolare attenzione perchĂ© ricchi di materia da recuperare (quali vetro, plastiche, metalli) sono la tipologia su cui il Comune di Genova, in collaborazione con Amiu e altri partner, nel 2013 ha presentato il progetto europeo “Weeenmodels”, che ha ottenuto un finanziamento europeo (quasi il 45% dei 2.000.000 euro investiti) nell’ambito del Programma Life+.
A Genova ogni abitante differenzia in media 5 chili di RAEE all’anno, quando la media più virtuosa si attesta a circa 7 chili, ma in pratica su 100 piccoli elettrodomestici comprati solo 13 vengono recuperati, un numero veramente esiguo se si pensa che tutti i RAEE, se non opportunamente trattati, sono pericolosi per l’ambiente contenendo anche sostanze tossiche.
Lo spirito del progetto “Weeenmodels” prevede un modello di raccolta che faciliti il conferimento dei cittadini di questi piccoli oggetti che spesso per pigrizia o scomodità non entrano nel giusto processo di riciclo e riuso, nello stesso tempo vuole rendere più facile e ottimizzare i diversi passaggi tra i distributori, i gestori delle aree di conferimento e i consorzi che si occupano della lavorazione e riciclo dei diversi tipi di RAEE. Altro punto qualificante del progetto “Weenmodels” è poi la creazione di una procedura per l’identificazione di parti degli apparecchi elettrici ed elettronici ancora utilizzabili, o addirittura la rigenerazione di alcuni, in modo da permettere un rientro nel ciclo produttivo, evitando il loro smaltimento come rifiuti e promuovere così, nella filosofia dell’economia circolare, lo sviluppo di nuovi mercati legati al riutilizzo di oggetti e materiali ancora utili.
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Il consorzio dei partners coinvolti nel progetto è composto dal comune di Genova come capofila, che come partner tecnico Amiu Genova e la collaborazione delle UniversitĂ di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE), l’Agenzia di Sviluppo GAL Genovese, la societĂ TBridge di Genova e la tedesca ISW di Halle.
Il progetto coinvolge il Centro di Coordinamento RAEE (l’organismo nazionale che coordina i Centri di Raccolta) e le principali associazioni di categoria: ASCOM, Confesercenti, CNA, Confartigianato, Coop Liguria, Cooperativa Sociale “La Cruna” e Docks Lanterna.