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Quale sacchetto?

QUALI SACCHETTI USARE PER CONFERIRE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA?

Ecco alcuni semplici suggerimenti per evitare involontari errori nella raccolta differenziata.

Per gli imballaggi in plastica e metalli, che vanno conferiti nello stesso contenitore giallo, è meglio usare sacchetti in plastica. Se utilizzate quelli in bioplastiche (es: quelli distribuiti nei supermercati) svuotate il contenuto all’interno del cassonetto giallo e poi il sacchetto deve essere conferito nel rifiuto organico se fosse compostabile oppure nel secco residuo.  Questo perché la presenza di bioplastiche diminuisce la qualità della plastica conferita nella filiera del riciclo.

Per carta e cartone meglio usare sacchetti di carta. Come per la plastica, se utilizzate altri contenitori è preferibile svuotare il contenuto del sacchetto nel cassonetto blu o bianco e poi il sacchetto sia in plastica, sia in bioplastiche nel contenitore corretto. Anche in questo modo si evita di inserire nel processo del riciclo elementi estranei, che vanno a diminuire la qualità della frazione merceologica da riciclare.

Per il vetro, ovviamente, il contenitore per il loro trasporto può essere di qualsiasi tipo (purchè robusto se avete più oggetti) l’importante ricordarsi che dopo il conferimento delle bottiglie venga messo nel contenitore corretto.

Per il rifiuto organico domestico vanno usati i sacchetti compostabili  (legge art. 182 ter d.lgs. n. 152/2006), che vuol dire: in grado di trasformarsi in compost nello stesso arco di tempo in cui si degraderebbe il suo contenuto (ossia in un arco temporale ristretto sino a un massimo di 6 mesi)

Per riconoscere un sacchetto compostabile, bisogna controllare la presenza di uno di questi marchi:

 

 

e la dicitura che dichiari la conformità ad una specifica norma: la UNI EN 13432-2002.

Attenzione quindi ai sacchetti che non dichiarano la compostabilità e il riferimento alla norma EN 13432!

Spesso sono definiti con diciture generiche come: “Biodegradabile entro 3-5 anni” o “in tempi medio-lunghi” “Biodegradabile secondo il metodo UNI EN ISO 14855”, “ECM biodegradabile”, “D2W®”, “oxobiodegradabile” o “oxodegradabile”, “Difendi la natura”, “Sono una busta ecologica”, “La natura ci sta a cuore”, ecc.

Questi sacchetti non sono compostabili secondo la EN 13432 e dunque non possono essere usati per la raccolta dell’umido.

Si può trovare anche la dicitura sacchetto riciclabile/riutilizzabile, che semplicemente vuol dire può essere riutilizzato più volte e poi smaltito come plastica, ma non per la raccolta dell’umido.