Il vetro è un materiale ottenuto fondendo ad altissime temperature (circa 1.500 gradi) una miscela composta da sabbia silicea, soda (carbonato di sodio) e calcare. Se abbandonato nell’ambiente, il vetro si degrada in tempi lunghissimi, mentre si può riciclare infinite volte. Riciclare il vetro significa raccoglierlo separatamente, frantumarlo e rimescolarlo con altra soda e calcare, fondendolo a temperature molto inferiori rispetto a quelle necessarie con il materiale vergine. Questo permette un notevole risparmio energetico ed economico sulle fase di estrazione e fusione delle materie prime.
Per riciclare il vetro:
- usa esclusivamente i contenitori di colore verde
- non introdurre ceramiche e porcellana: questi materiali hanno un punto di fusione diverso e possono danneggiare grosse quantità di vetro in fase di lavorazione
- introduci nelle campane il vetro libero da ogni materiale estraneo: tappi, etichette, coperchi. Essi vanno riciclati singolarmente a seconda del materiale
- preferisci la confezione di vetro come vuoto a rendere: consente un risparmio di materie prime e di energia
PUOI INTRODURRE nel contenitore VERDE
- bottiglie e bicchieri
- vasetti, barattoli e contenitori di vetro di qualsiasi colore, senza tappo
NON INTRODURRE nel contenitore VERDE
Ceramica e porcellana (stoviglie intere o rotte), specchi, vetri per finestre, vetro retinato, lampadine e tubi al neon, schermi di TV e monitor, barattoli con resti di colori o vernici, materiali diversi come cristalli
Nota bene: Non bisogna lavare gli imballaggi, per evitare cattivi odori basta sciacquarli velocemente, non bisogna togliere le etichette, ma bisogna rimuovere i residui.
Il materiale raccolto è inviato al Consorzio COREVE o direttamente alle vetrerie. Servirà per realizzare altro vetro, additivo per asfalti e altri prodotti per l’edilizia